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lunedì 10 ottobre 2011

Aiuto: non so cosa scrivere! La paura della pagina bianca

Introduzione

A tutti, scrittori e non, capita di affrontare ogni tanto la famosa paura della pagina bianca. Oggi voglio parlarvi un po’ dei miei consigli/rimedi nella speranza di esservi utile.
La paura della pagina bianca è una sindrome che può creare molti problemi più o meno seri quando ci si accinge alla scrittura.

Io, per fortuna, non ne soffro molto: non mi trovo mai del tutto paralizzata senza avere nulla da dire, perché… beh, perché sono una logorroica. Comunque a volte trovo difficile cominciare e, in linea generale, le prime parole sono sicuramente le più difficili, quelle che, nella maggior parte dei casi, influenzeranno tutto il testo, gli daranno un taglio, faranno capire la posizione del narratore (esterno o interno), introdurranno il protagonista, daranno un’ambientazione. Inconsciamente, è proprio tutto ciò che sta dietro alle prime righe a caricarle di tanto peso e renderle difficili, gravi di tante promesse e premesse. È vero che si può cambiare idea, che quelle righe potrebbero sparire nell’elaborato finale o non essere più le prime, niente è deciso fino a che il testo non è pubblicato, però, intanto quella pagina bianca rimbalza negli occhi in tutta la sua purezza e in tutto il suo candore. I programmi di video scrittura aiutano sicuramente, perché la carta una volta scritta, non si può mai cancellare del tutto e un segno, in un certo senso, è per sempre, mentre con il computer le tracce dei nostri ripensamenti si cancellano come orme sulla sabbia bagnate dal mare.

Queste a mio avviso sono le motivazioni di questa paura che io ritengo anche sana: significa che non si scrive tanto per riempire le pagine bianche ma perché si ha qualcosa da dire e che ci si preoccupa di quello che si sta dicendo e di come lo si sta dicendo.

Dopo la diagnosi della “malattia” urge trovare una cura o una forma di prevenzione. Io ho letto molti saggi sull’argomento e con il tempo mi sono fatta delle idee.


Per chi scrive su carta

Scrivendo su carta, la prima parola resta e non si cancella! Se la vostra paura è quella di sbagliare qualcosa e di dover poi riscrivere tutto da capo in bella copia, questo timore vi impedirà di esprimervi al meglio. Per questo vi consiglio di usare fogli riciclati, scritti già su un lato (es. fotocopie mal riuscite e da buttare, pagine stampate con errori, vecchie liste della spesa, …). In questo modo, aiuterete gli alberi e la natura diminuendo i rifiuti e sarete sicuramente costretti a riscrivere in bella il vostro lavoro, quindi la paura di sbagliare risulta molto diminuita.

Se, nonostante questo, le parole per cominciare vi mancano, non preoccupatevi di scarabocchiare sui bordi… se la pagina bianca vi domina, voi datele del filo da torcere e poi, un disegnino a margine potrebbe diventare uno spunto per l’immaginazione.


Per chi scrive al computer

Scrivendo al computer, la paura di imbrattare un foglio candido dovrebbe cancellarsi del tutto, ma le prime parole restano comunque importanti.
Potete aiutarvi partendo scrivendo una frase a caso, sul tema di cui volete parlare. Servirà solo a sbloccarvi e far smuovere le vostre sinapsi. La maggior parte delle volte, così, senza preavviso, nasce anche un bell’incipit.
Potete anche partire con una frase di rito, sempre uguale, che poi sparirà dalla stesura finale, tanto per far volare le dita sui tasti e invitarle a proseguire.
Potete partire da due parole e farvi aiutare dalla tecnica del binomio fantastico di cui ho già parlato.

Oppure potete fare come me che una volta ho cominciato un testo così: “Sono qui davanti alla pagina bianca e so di dover scrivere qualcosa”. Una frase inutile, banale, da bambini, ma a essa seguì un lunghissimo file.

Il mio prossimo libro è cominciato proprio con una frase banale “C’era una volta…” pur non essendo nemmeno un libro solo di fiabe. Eppure quella frase è rimasta come incipit fino all’ultima stesura e ancora oggi è presente, anche se prima di essa ho aggiunto qualche frase.


Conclusioni

La paura della pagina bianca è dentro di noi, ci inquieta e condiziona.
Per aggirarla bisogna trovare il modo di sbloccare la nostra creatività e farla esplodere.
Durante la prima stesura si può scrivere senza paura, senza curarsi di quello che penserà la gente o di essere chiari e precisi… ci sarà tempo per questo, ma prima soddisfiamo la nostra innata voglia di raccontare. Nessuno vi vede cominciare un testo, quindi non lasciatevi intimidire dalla pagina bianca e riempitela! Ci sarà tempo poi per farsi mille paranoie.
Ora, se volete, aprite un file o un commento qua sotto e scrivete la prima cosa che vi viene in mente… scommettete che ci si può trovare qualcosa di buono?

Se avete domande, altri consigli e suggerimenti su come affrontare la pagina bianca sono pronta ad ascoltarvi!


Hanno parlato di questo articolo:

3 commenti:

  1. A me capitava abbastanza spesso, e credo, che sia stato uno dei motivi per cui smisi di scrivere.
    Adesso quando sto davanti ad un foglio o davanti allo schermo del P.C parto sempre con l'idea di divertirmi; in più parto sempre con lo stesso incipit: "era una notte buia e tempestosa".
    Poi lo cambio.
    Mai più avuto problemi.
    Ciao.

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  2. Io avevo problemi quando mi mettevo a scrivere senza sapere cosa scrivere: cioè quando improvvisavo un racconto.

    Una storia non si improvvisa: si parte da un'idea, poi si costruisce la storia. Si costruisce, appunto: si studia un'ambientazione, si studiano i personaggi e la trama.

    Da quando faccio così, non ho più avuto problemi di pagine bianche.

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  3. @ Nick: quello che fai tu è proprio quello che intendevo io con "una frase di rito"... indubbiamente aiuta! Spero che ti consenta di non smettere mai più di scrivere!

    @ Daniele: Se si ha già bene in mente cosa scrivere è sicuramente più facile. Io di solito lascio "fermentare" qualche tempo un'idea prima di cominciare a scrivere, ma mi piace anche farmi sorprendere un po' dalla storia e dai suoi personaggi. Il tuo metodo sicuramente annienta il problema della pagina bianca, perché di fatto nella tua mente la pagina è già piena di parole e si tratta solo di scriverle!

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