Ieri ho parlato dell’e-book La
gatta che suonava il piano di Nicola Nicodemo,
e oggi scrivo un nuovo post con un’altra recensione. Non ho imparato a scrivere
recensioni, però questo periodo estivo e vacanziero mi spinge a cercare dei bei
libri di esordienti da leggere e a dar loro un po’ di visibilità. Oggi vi
parlerò di Ali nere di Alessandra
Scubla edito da BookSprint Edizioni.
Dato che questa rubrica è dedicata agli scrittori
esordienti che ho incontrato su vari forum e blog o in progetti di scrittura
collettiva, vi starete chiedendo dove ho incontrato Alessandra. Lei, in realtà,
è la prima scrittrice di cui parlo nel blog che ho conosciuto non attraverso lo
schermo del computer. Per ora ci siamo viste una sola volta per ora, ma
ci rivedremo oggi stesso (di recente si è anche iscritta a un forum a cui
partecipo anch'io, quindi è rientrata nei requisisti della rubrica! Ah ah ah!).
Ecco la quarta di copertina:
Megan ha trascorso i primi diciassette anni della sua vita in un orfanotrofio all’oscuro di quale fosse il suo posto nel mondo e rassegnata a continuare un’esistenza monotona e incolore. Qualcosa cambia quando uno strano individuo si presenta a lei proponendole un posto nella sua prestigiosa scuola, Asmit. Dopo un’iniziale titubanza, Megan accetta l’offerta e segue questo insolito personaggio in un nuovo mondo profumato di magia. La ragazza si troverà così catapultata in una realtà che fatica a riconoscere come propria, finché non sentirà l’energia del magico regno di Morgantis impossessarsi del suo corpo e del suo cuore. Strani sogni pieni di mistero e di leggere piume nere invaderanno le sue notti ad Asmit e nuovi amici la accompagneranno nella difficile ricerca della propria identità, che la porterà a scoprire il triste passato della sua famiglia e l’infinita malvagità del loro antico nemico. Tra lezioni, incantesimi, notti insonni e segreti, Megan troverà posto anche per un nuovo sentimento che mai aveva provato prima e che ora si fa prepotentemente spazio fra i suoi pensieri. Cosa sono le piume che continua a vedere? Quale segreto è nascosto nel suo passato? Che fine hanno fatto i suoi genitori? E, soprattutto, avrà la forza necessaria a reggere il peso della verità?
Il libro comincia con un abbandono. La piccola Megan
viene lasciata da un misterioso giovane ferito alla signorina Alexis che da
poco lavora in un orfanotrofio sul colle Salomon. Diciassette anni dopo, però,
è tempo per fare chiarezza su molte cose. Megan non è infatti una ragazza come
tutte le altre e giunta ad Asmit, una scuola di magia, dovrà fare i conti con
il suo passato e i suoi poteri e con delle piume nere che infestano i suoi
sogni.
Lo confesso, inizialmente quando la ragazza orfana
finisce nella scuola di magia ignara del suo passato questo libro mi sembrava
molto Harry Potter in versione
femminile e, data la mia repulsione viscerale per quel maghetto occhialuto, ciò
non era di buon auspicio. Per fortuna però Ali
nere prende presto un’altra piega! Decisamente. Infatti mi è piaciuto.
Megan è uno di quei personaggi a cui ci si affeziona subito. È un’orfana in
cerca di riscatto che deve fare i conti con un mondo non suo, con il peso di un
passato di cui prima ignorava ogni cosa. Non è la classica eroina forte e
sicura di sé, ma farebbe qualsiasi cosa per i suoi amici, anche sacrificare ciò
che più di tutto desidera. Solitaria, ma bisognosa di compagnia e aiuto,
coraggiosa ma estremamente fragile, Megan è una ragazza qualunque proprio
perché non è una macchietta ma una persona.
La sua migliore amica, Ulrike, è un personaggio davvero
particolare a mio avviso. Un po’ strana un po’ pazza, per questo a tratti
emarginata.
«In due anni in questa scuola ho cambiato circa venti volte compagna di stanza perché dopo la prima notte tutte vanno da Mrs. Tupple e chiedono di poter cambiare». […] Ulrike si avvicinò alla sua grossa valigia, la aprì ed estrasse un bauletto in tela rigida. Lo posò sul letto e lo apri. Megan non riusciva a vedere cosa contenesse, ma capiva che lì dentro c’era ciò che aveva fatto scappare tutte le altre. Trattenne il fiato. Se fosse stato un insetto pieno di zampette sottili e corna viscide, sarebbe scappata senza esitare. Ma non si trattava di insetti. Ulrike le mostrò un boccettino dal vetro scuro e dal tappo rosso, che poteva stare comodamente racchiuso in un pugno. [Testo tratto da Ali nere di Alessandra Scubla, edito da BookSprint Edizioni, p. 43]
Megan e Ulrike e tanti altri personaggi con le loro vite
e i loro poteri, con le loro simpatie e antipatie, gelosie e incomprensioni,
sogni e illusioni popolano una scuola e il libro di Alessandra Scubla.
Questo libro, infatti, contiene molti personaggi, tutti
ben caratterizzati e particolari. Non servono lunghe descrizioni, ogni
personaggio ha il suo carattere, il suo modo di agire particolare che lo rende
riconoscibile. I dialoghi sono molto realistici, come la gestualità dei
personaggi, le loro paure e i loro segreti.
Prima di chiudere questa recensione voglio citare una
frase che ritorna spesso nel libro, una frase altamente condivisibile, a mio
avviso:
«Spesso vivere nell’ignoranza ci aiuta ad andare avanti». [Testo tratto da Ali nere di Alessandra Scubla, edito da Book Sprint Edizioni, p. 138]
Anche se questa frase attraversa il testo, il libro allo
stesso tempo è impregnato di una grande necessità di conoscere la verità, di
riordinare i pezzi del passato e trovare le proprie radici. Il problema è che una
volta saputa la verità non si può tornare indietro. A volte si desidera sapere e
poi si rimpiange l’ignoranza oppure, anche quando non la si rimpiange, le cose
sono costrette a cambiare e diviene necessario cercare un nuovo, spesso
precario, equilibrio.
Il finale è molto aperto ed esige un seguito! Molte
questioni restano in sospeso. Lo stesso finale è difficilmente definibile: non
è del tutto lieto eppure lo è, sconvolge eppure consola. Come sapete però non amo rovinare i finali raccontandoli, quindi se volete
saperne di più dovrete leggere il libro!
di Alessandra Scubla
BookSprint Edizioni
ISBN: 88-6742-141-1
Potete acquistare Ali nere sul sito della casa
editrice Book Sprint Edizioni.
Vi avviso inoltre che, questa sera (venerdì 24 agosto
2012) alle 20.30, Alessandra Scubla presenterà il suo libro presso la
biblioteca di Sant’Omobono Terme (BG). Oltre a lei ci saranno bravissimi
lettori e musicisti ad accompagnare la presentazione. E poi ci sarò anch’io,
come relatrice, ma spero che nonostante questo ci sarà molta gente!
In realtà sono oltremodo scettico su tutto ciò che è urban fantasy. Però è un genere che va alla grande, per cui auguro all'autrice buona fortuna.
RispondiEliminaIo non sono molto esperta nei vari sottogeneri, comunque se dici che è un "urban fantasy", io mi fido! Sicuramente è un genere molto in voga, ma questo non rende più facile scrivere libri di questo tipo, anzi, secondo me c'è un rischio maggiore di cadere nel "già detto". Quindi un grande in bocca al lupo ad Alessandra per questo libro e per quelli futuri!
EliminaGrazie per il commento.
No, beh, il genere tira ma il singolo libro, naturalmente, è una storia a sé. Iniziative come quella di stasera aiutano nella promozione!
EliminaAnche avere il libro su Anobii aiuta (vale anche per te!), soprattutto se si vuole incontrare un pubblico affine alla storia trattata.
Conosco Anobii solo di fama. Ho controllato e i miei libri non ci sono (e neanche quello di Alessandra), ma non so se posso inserirli io, visto che non l'ha fatto la casa editrice...
EliminaSicuramente non sarebbe una cattiva idea!
Li può inserire chiunque! Io ho inserito tre libri che non c'erano.
EliminaBuona a sapersi, allora! Questa sarà una delle mie prossime missioni tecnologiche! Grazie per il suggerimento.
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