Il post di oggi è un po' particolare: spesso in questa
rubrica mi occupo di errori di grammatica o sintassi, più raramente di errori
di altro tipo. Oggi però vi voglio parlare di alcuni errori comuni che vi
possono capitare nel salvataggio dei
vostri file su pc.
Siamo nel 2015, quindi, a parte i pochi estimatori del
manoscritto con inchiostro e calamaio, tutti siamo ormai abituati a scrivere al computer e a salvare i nostri file
all'interno di cartelle.
Sono certa che siete personcine ordinate e organizzate
quindi avrete delle cartelle dedicate ai vostri scritti, magari una per ogni
romanzo in corso, quindi non mi metterò a fare prediche sul tenere in ordine in
modalità mamma-di-adolescenti-disordinati. Vi voglio però dare qualche
consiglio sul tema.
Le versioni
Se state scrivendo un'opera lunga (ma non è detto, io lo
faccio anche con quelle brevi), probabilmente ci sono momenti in cui vi viene voglia di cambiare tutto e stravolgere il
vostro lavoro. A me succede soprattutto quando non lavoro a un testo
per molto tempo e, quando lo riprendo in mano, ho il violento desiderio di
stamparlo solo per poterlo bruciare (ahaha!). In ogni caso, il mio consiglio è
di non lavorare mai sul file
originale quando siete in preda a questi moti rivoluzionari. Lo so che
le idee nuove vi sembrano geniali e che avete avuto un'illuminazione, ma non vi
costa niente fare una copia del file originale e lavorare su quella. Ogni tanto,
a distanza di tempo un confronto tra
versioni e la possibilità di
analizzare le varie strade intraprese possono essere davvero utili e,
al più, si può sempre cancellare qualche file a stesura finita, se si vuole
liberare spazio.
Il problema di avere tante versioni diverse, spesso, è
che non si capisce più su quale si sta lavorando e dove si era arrivati, per
questo vi consiglio di nominare i
file in modo da aiutarvi nelle successive fasi.
Pensare che il
file modificato più recentemente sia sempre quello su cui lavorare può crearvi
problemi, quindi vi suggerisco di non affidarvi a questo stratagemma,
perché a volte può capitare di aprire una versione precedente per consultarla,
non fare modifiche ma per abitudine salvare il file prima di chiuderlo e questo
può poi generare problemi (dato che questa versione risulterebbe più recente di
altre, pur non essendo l'ultima).
Numerare le
versioni può essere utile ma non sempre è risolutivo (se è vero che la
versione 8 è successiva alla 7, potrebbe esserci la numero 9, no?). In genere
io scrivo sulla versione su cui sto lavorando qualcosa che la determini
univocamente (es. ultima versione) oppure metto nel nome dei file
precedenti un simbolo o una sigla per identificare che sono file non più in
uso.
A volte metto tutte le vecchie versioni in una cartella,
per separarle da quella di uso attuale, ma il nome del file è comunque molto
importante quando è necessario cercare file utilizzando la ricerca interna al
computer (evitate di avere cartelle nominate con il numero della versione e all'interno
file che hanno sempre lo stesso
titolo: è l'inizio del caos).
Le revisioni
Una volta che il vostro libro è scritto, sicuramente
avrete bisogno di rivederlo. Più e più volte. Come per le versioni, vi
consiglio di salvare i vari step
delle revisioni e di indicarli con un numero progressivo. Questo
processo è ancora più importante se vi fate aiutare da qualcuno in questa fase
delicata oppure vi siete rivolti a un professionista.
Io, quando edito, creo una cartella per ogni opera di cui
mi devo occupare al cui interno metto il
file originale dell'autore (intitolato, in genere, Titolo opera - Nome autore), poi creo una coppia in cui il nome del file verrà seguito da 1R
(cioè primo giro di editing di Romina). Quando l'autore dopo aver preso in
esame il mio lavoro mi rimanda il file con commenti e correzioni (vi ricordo
che io uso molto lo strumento
Revisioni), io lo salvo con la sigla 1X (cioè primo giro di editing con
la lettera del nome dell'autore), questo indica che è la versione con le
repliche al mio primo giro. Poi si prosegue con un 2R e un 2X, poi 3R e 3X…
finché è necessario. Questo sistema mi permette di tenere traccia del processo di editing del testo (molte
volte mi è servito tornare indietro ad analizzare commenti o cambi che nelle
versioni si erano persi senza essere stati risolti).
Ormai ho qualche anno di esperienza nel campo (anche se il
primo progetto pagato è uno di quelli che sto facendo in questo periodo) e questo
è il metodo, tra quelli che ho provato, che mi sembra più funzionale. Ulteriori
informazioni
sul mio lavoro le trovate nella pagina dedicata.
File di sola
lettura
Aggiungo questa parte al post, perché lavorando a un
editing mi è capitato questo spiacevole
inconveniente e penso sia utile mettervi in guardia.
L'autrice mi aveva mandato più file in una stessa mail,
quindi avevo scaricato tutto come cartella
compressa. I file all'interno erano chiaramente di sola lettura, però ho pensato di occuparmi dopo della
creazione della cartella personale dell'autrice e di mettermi subito a lavorare
sul testo. Ho aperto il file che mi interessava e ne ho salvata subito una copia con la dicitura 1R, come mio
solito. Ho lavorato per ore al file, premendo regolarmente il tasto Salva (questa è una buona norma in generale, lo so che lo
sapete, ma non se lo ripete mai abbastanza). Il file non era molto lungo,
quindi sono riuscita a finire quasi tutto un giro di editing in un'intera
giornata di lavoro. Ho salvato il file di nuovo e l'ho chiuso. Poco dopo ho
però deciso di riprendere il lavoro e sono andata a prendere il file nella
cartella e… non c'era più.
Eppure ero assolutamente sicura di averlo salvato lì. Poco male, ho pensato,
credendo di averlo salvato nel posto sbagliato, ho usato il tasto cerca nel computer per trovarlo e… non
esisteva, non c'era. Ho provato a frugare tra i documenti recenti di Word e quel file non risultava mai essere stato creato o aperto. Ero
sull'orlo della disperazione: dopo una lunga giornata a faticare su quel testo,
tutto era andato perso?
Non sono una persona che si arrende, quindi ho ripreso il
file originale e provato a rifare la procedura di salvataggio fatta in
precedenza per vedere la cartella predefinita di salvataggio del file e cercare
di ritrovare il mio lavoro. Purtroppo, come ben ricordavo, la cartella era
quella in cui avevo già cercato. Ho salvato un nuovo file (facendo attenzione a
non sovrascrivere il mio disperso, dando quindi un altro nome) e poi sono
andata a cercare nella cartella. Niente, non c'era.
Dopo vari tentativi e analisi della situazione mi sono
resa conto che il file era, sì, salvato nella cartella con il nome che avevo in
mente io, ma non era localizzata sul
dekstop o nei documenti, bensì all'interno della cartella Temp, in cui si era formata una cartella con lo stesso nome
della mia per accogliere i file che avevo creato a partire da uno di sola
lettura. Ero decisamente sollevata nel vedere che il mio file esisteva ancora,
da qualche parte, ma non è stato poi così semplice recuperarlo. La cartella dei
file temporanei non veniva raggiunta dalla ricerca del computer e mi era
abbastanza inaccessibile per continui vincoli e richieste del computer che non
voleva ficcassi il naso nei suoi file di sistema & Co. Alla fine, ho provato a salvare un nuovo file
partendo da quello originale e quando mi ha aperto la cartella Temp in cui intendeva salvarlo ho
cliccato sul mio prezioso file (che era lì dentro) e sono riuscita ad aprirlo in un'altra finestra. Da lì poi ne
ho salvata una coppia sul Desktop del pc, facendo un profondo respiro di
sollievo.
Non mi era mai capitata una cosa del genere e spero non
mi capiti più né capiti a voi, però mi ha fatto venire in mente l'idea di
questo post. La morale di questa storia è: controllate
sempre dove state salvando il file e, soprattutto, che non sia in qualche
angolo buio della mente del vostro pc. I file temporanei e di sola
lettura richiedono il massimo livello di attenzione.
Conclusione
Il tema è sicuramente molto più vasto di così: il
salvataggio dei file, le versioni e le revisioni sono argomenti utili allo
scritto e soprattutto all'editor e credo tornerò a parlarvene prima o poi.
Spero intanto che questi consigli vi siano utili!
E, se avete domande, fatemele pure!
Ciao Romina, voglio ringraziarti per i preziosissimi consigli e per il modo semplice ed efficace di esporli.
RispondiEliminaSpesso viene usato un linguaggio da "addetti ai lavori" che risulta inutile, in quanto superfluo per chi conosce già il tema e incomprensibile per chi cerca di capire.
Grazie ancora e buona giornata.
Avendo la passione per l'insegnamento cerco sempre di farmi capire (non sempre ci riesco, eh). Diciamo che il livello di questo post è medio (ho dato per scontate molte cose, però senza cadere in troppi tecnicismi) perché non posso sapere a che pubblico mi sto rivolgendo. Sono davvero felice che risulti chiaro! Grazie a te!
EliminaMi permetto di dare altri due suggerimenti:
RispondiElimina- impostate il salvataggio automatico di Word ogni uno o due minuti (lo si può selezionare cliccando su "opzioni").
- abbiate sempre una copia su un supporto esterno o su Dropbox (o entrambi).
Ottimi suggerimenti! Il primo è vitale. Il secondo... avevo una mezza idea di scriverci un post! Ahah!
EliminaHai elencato una serie di disastri che io immancabilmente ho compiuto, file doppi, tripli, su più computer, ecc...
RispondiEliminaCombino disastri anch'io... più di quanti ne immaginate!
EliminaOh.... sapessi Romina quante volte mi incasino io!
RispondiEliminaFaccio copie su copie e poi non mi ricordo più dove stavo lavorando.....
Magari allora questi suggerimenti ti saranno utili... prova! E, se ti va, fammi sapere se funzionano anche per te!
EliminaPrometto che ci provo ma quando il marito sarà al lavoro... tutti i momenti chiama per qualcosa.... :)))))
EliminaDal 31 agosto IO sarò in ferie e solo perchè lui sarà al lavoro... evvaiiiii!
Ciao bella!
Ahahah, bisogno di una vacanza? Dai, il 31 di avvicina!
EliminaHo solo due contributi da dare, su cose già dette.
RispondiEliminaPrimo, spendere qualche minuto in più per mettere in ordine le versioni può essere utile e risparmiare lavoro. A meno di non avere una mente disordinata, una tabella può essere utilissima.
Secondo, fate regolare backup! Anche qui, soprattutto se ci lavorate, su uno di questi supporti, può essere utilissimo avere chiaro in testa quale copia del file, apparentemente uguali, è quella su cui state lavorando.
Non ho mai pensato a una tabella per le versioni... però ora mi va quasi di provare!
EliminaPer quanto riguarda il backup... bisogna stare molto attenti. Come ho già detto, forse prima o poi ci farò un post, chissà...
Caos, caos, caos, il mio pc è un caos.
RispondiEliminaOgni tanto anche il mio... poi però mi piace mettere ordine e... ci vuole del tempo!
EliminaConsigli molto preziosi. Forse ne avrò bisogno...
RispondiEliminaNuovi progetti di scrittura?
EliminaIn fase di correzione cartacea, e poi bella copia con LaTeX, ma forse avrò bisogno anche di word, che non amo molto. E poi chissà...
EliminaOoohhh! Tienimi aggiornata!
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