Italo Calvino e “I nostri
antenati”: sembrano storielle ma…
Oggi però voglio parlarvi dell’opera I nostri antenati,
un altro volume semplicemente meraviglioso! Di solito sono più noti i tre
titoli dei libri che compongono questa raccolta: Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il
cavaliere inesistente.
Tra fiabe e
allegorie
Questi tre libri vengono definiti di argomento fiabesco-avventuroso. Sembrano infatti delle
storie dai contenuti poco credibili, fondate tutte su situazioni paradossali.
In questi testi però sono presenti messaggi
allegorici
non del tutto esplicitati, che secondo alcuni critici rendono questi testi dei racconti filosofici ed è di
questo che voglio parlarvi in questo post (mi limiterò solo ad accennare la
trama, ma non il finale, perché sono capolavori da leggere e gustare!).
Il visconte
dimezzato
Il visconte dimezzato,
ambientato nel Cinquecento, è la storia del visconte Medardo di Terralba che,
durante uno scontro con i Turchi, finisce diviso
a metà da un colpo di cannone. Le due parti assumono vita propria: Il
Gramo, di carattere perfido e feroce, e Il Buono, incapace
di compiere il male e desideroso di rimediare agli errori dell’altra parte.
Il messaggio nel testo è parlare dell’uomo contemporaneo mutilato e incompreso,
composto da una doppia natura
che unisce elementi opposti tra loro. Inoltre c’è un taglio ironico nel mettere in evidenzia il rischi provocati
dal tentare di dividere tali opposti.
Il barone
rampante
Il barone rampante,
ambientato nel Settecento, è la storia di Cosimo di Rondò che, dopo un litigio
con il padre per non mangiare delle lumache, decide di salire su un albero e di non scendere mai più. A
dispetto di quello che può sembrare a prima vista, non si isola dal mondo
(segue le vicende storiche) ed è l’allegoria
della funzione dell’intellettuale che è in rapporto con la realtà ma
deve anche ribellarsi contro le
convenzioni sociali in nome di un rinnovato contatto con la natura.
Il cavaliere
inesistente
Il cavaliere inesistente,
ambientato nel medioevo, è la storia di Agilulfo, un cavaliere privo di corpo, visibile solo grazie a un’armatura animata dalla volontà e dalla
fede. Questo testo è la rappresentazione
dell’individuo contemporaneo dominato dalla razionalità e dal senso del dovere.
Sembra essere la rappresentazione paradossale della fedeltà cieca e assoluta nei confronti di un’ideologia.
Questi tre volumi (usciti rispettivamente nel 1952, 1957
e 1959) vengono poi riuniti nella raccolta I nostri antenati nel 1960.
Conclusione
Quelle che sembrano tre fiabe dai temi curiosi nascondono
tematiche molto profonde, delle allegorie
che parlano dell’uomo contemporaneo e della società.
Insomma, Calvino non va mai sottovalutato!
Voi cosa ne pensate di questi libri?
Hanno parlato di questo articolo:
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Grande Calvino e brava a te che ne parli con cognizione di causa.
RispondiEliminaGrazie! Parlare di lui mi piace tantissimo, quindi mi documento!
EliminaOpere davvero grandi, che ho letto separatamente nel tempo. È vero che esiste ed è importante il messaggio filosofico ed esistenziale ma sono anche ottimi campioni di narrazione divertita e divertente. Il Barone Rampante, in particolare, l'ho letto a mia figlia durante i suoi pasti quando aveva 7-8 anni ed è tuttora uno dei suoi libri preferiti.
RispondiEliminaAnch'io non li ho letti insieme, in realtà. Sì, sono senza dubbio divertenti e piacevoli da leggere. Che fortunata tua figlia!
EliminaLi ho letti anch'io in momenti diversi, mai insieme. Quello che ricordo meno è "Il barone rampante", mentre "Il cavaliere inesistente" l'ho poi riletto anche a scuola. Sono tre libri molto belli, e Calvino è uno dei pochi autori di narrativa fantastica che sembrano essere considerati degni di entrare in una letteratura.
RispondiEliminaPer me è un vero mito! Secondo me, è entrato nella letteratura perché ha scritto moltissimi generi diversi e perché scrive in un modo davvero meraviglioso a prescindere dal genere!
EliminaIo adoro Calvino :)
RispondiEliminaHo letto "Il barone rampante" quand'ero piccola (anzi, all'inizio mi è stato letto, era la mia lettura della buonanotte).
Poi, quando sono diventata più grandicella, ho letto tutti e tre i romanzi della Trilogia degli antenati, uno di fila all'altro.
Lieta di condividere con te la passione per il grande Calvino!
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